CLASSI DI RISCHIO SISMICO
Diagnosi sismica prima dell’intervento di miglioramento sismico col Sismabonus
Le Linee Guida del SismaBonus, il nuovo strumento di incentivazione, che consente uno sconto fiscale per la messa in sicurezza delle costruzioni esistenti, hanno introdotto 8 classi di rischio sismico, con rischio crescente dalla lettera A+ alla lettera G: : A+ (meno rischio), A, B, C, D, E, F e G (più rischio).
Per poter usufruire delle agevolazioni fiscali introdotte dal SismaBonus, è necessario determinare la classe sismica di appartenenza prima di eseguire qualsiasi intervento volto alla riduzione del rischio sismico.
L’attribuzione della classe di rischio pre-intervento rappresenta la terza ed ultima fase procedurale della diagnosi sismica, ossia l’accertamento dello stato di salute iniziale dell’edificio tramite indagini diagnostiche strumentali e verifiche agli stati limite ultimi previsti dalle Norme Tecniche per le Costruzioni.
Il confronto tra la classe di rischio iniziale (pre-intervento) e quella finale (post-intervento) consente di attestare l’efficacia degli interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico. In caso di miglioramento sismico, ossia di passaggio ad una o più classi di rischio sismico superiori, si ha diritto allo sconto fiscale previsto dal SismaBonus. Nelle spese incentivabili rientrano anche quelle per la diagnosi sismica (indagini, verifica, classificazione iniziale).